CHIMICA I e II

per gli Istituti Tecnici Industriali II edizione, 1965

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Recensioni


«Il professor Guilizzoni ha dato l’impronta della sua intelligente ed ampia esperienza didattica, ben conoscendo i limiti delle capacità dei giovani allievi - 15-16 anni - dei nostri Istituti industriali e pertanto, con chiarezza encomiabile, si diffonde ampiamente sui problemi relativi ai vari capitoli della chimica generale, rendendoli tanto semplici ed evidenti, che il giovane non potrà non avere il piacere di una facile conquista del nuovo sapere; vedasi a tale proposito i capitoli dedicati alla stechiometria completati, come gli altri, da esempi ed esercizi.
Non sono state riportate formule, per esempio di chimica fisica, senza una chiara spiegazione (come purtroppo avviene di frequente in testi di carattere elementare) ed in generale l’A. non ha avuto timore di apparire troppo elementare ma, avendo unicamente presente lo scopo docente della sua nobile professione, ha preparato un’opera veramente preziosa per i giovani che per la prima volta affrontano lo studio della chimica.
Per quanto riguarda l'aderenza del trattato ai nuovi programmi ministeriali (pubblicati quando l'opera era quasi terminata) e che si prestano a non poche critiche, basta qui ripetere quanto si legge nella prefazione e che lo scrivente condivide pienamente:

"Gli studenti non troveranno soltanto ciò che dovranno studiare secondo i nuovi programmi, ma anche quelle nozioni indispensabili al tecnico ma ignorate dai programmi stessi, che l'A. non ha voluto eliminare e che molti professori non conformisti illustrano da anni attenti, più che alla lettera dei programmi, a ciò che l'industria chimica chiede al perito".
L'opera è veramente consigliabile come libro di testo per le specializzazioni chimici industriali e chimici tintori e si ritiene pure consigliabile a molti periti che dalla scuola sono da tempo lontani e che potranno in tal modo rispolverare le loro cognizioni, anche pratiche, diventate forse nebulose se non de tutto dimenticate».
(Tinctoria, 11, 1962, a firma del direttore Alberto Airoldi).

«Anche in questo libro con caratteristiche di impostazione e di trattazione della materia particolarmente idonee per gli studenti degli istituti tecnici industriali, abbiamo trovato argomenti così linearmente esposti, da considerarlo utile anche nella pratica professionale. La prima parte del volume è prettamente introduttiva e tratta dei passaggi di stato fisico, della densità, dei miscugli eterogenei, ecc. Si entra, poi, in elementi di chimica vera e propria ove troviamo sviluppati, in modo veramente encomiabile, i capitoli dell'ossidazione-riduzione. Attraverso una breve parentesi della stechiometria, si passa alla parte inorganica ove gli elementi vengono trattati non solo dal punto di vista fisico e chimico ma anche, per molti di essi, si fanno cenni di natura pratica che, a nostro giudizio, sono indispensabili per “fissare” e bloccare l’attenzione dello studente fino a portarlo nelle condizioni di vedere questo nostro campo apparentemente arido e freddo, come qualcosa di vivo e, sotto certi aspetti, pieno di fantasia. Consigliamo la consultazione del libro per quel carattere pratico, decisamente immediato, tale da renderlo utile anche a chi ormai da anni… o da decenni abbia lasciato i banchi della scuola».
(Ingegneria Chimica, 4, 1962).

«Gian Giacomo Guilizzoni - Chimica per gli istituti tecnici industriali, Bologna: R. Patron, 1965, vol I, L. 3900; vol. II, L. 1900.
(Chemisches Zentralblatt (8, 1966).

«Mi sono trovata ottimamente con il suo volume di chimica generale che mi ha veramente soddisfatta».
(prof. Bice Caccini, ITIS di Domodossola, 1967).

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