«Il professor Guilizzoni
ha dato l’impronta della sua intelligente ed ampia esperienza
didattica, ben conoscendo i limiti delle capacità dei giovani
allievi - 15-16 anni - dei nostri Istituti industriali e pertanto, con
chiarezza encomiabile, si diffonde ampiamente sui problemi relativi
ai vari capitoli della chimica generale, rendendoli tanto semplici ed
evidenti, che il giovane non potrà non avere il piacere di una
facile conquista del nuovo sapere; vedasi a tale proposito i capitoli
dedicati alla stechiometria completati, come gli altri, da esempi ed
esercizi.
Non sono state riportate formule, per esempio di chimica fisica, senza
una chiara spiegazione (come purtroppo avviene di frequente in testi
di carattere elementare) ed in generale l’A. non ha avuto timore
di apparire troppo elementare ma, avendo unicamente presente lo scopo
docente della sua nobile professione, ha preparato un’opera veramente
preziosa per i giovani che per la prima volta affrontano lo studio della
chimica.
Per quanto riguarda l'aderenza del trattato ai nuovi programmi ministeriali
(pubblicati quando l'opera era quasi terminata) e che si prestano a
non poche critiche, basta qui ripetere quanto si legge nella prefazione
e che lo scrivente condivide pienamente:
"Gli studenti
non troveranno soltanto ciò che dovranno studiare secondo i nuovi
programmi, ma anche quelle nozioni indispensabili al tecnico ma ignorate
dai programmi stessi, che l'A. non ha voluto eliminare e che molti professori
non conformisti illustrano da anni attenti, più che alla lettera
dei programmi, a ciò che l'industria chimica chiede al perito".
L'opera è veramente consigliabile come libro di testo per le
specializzazioni chimici industriali e chimici tintori e si ritiene
pure consigliabile a molti periti che dalla scuola sono da tempo lontani
e che potranno in tal modo rispolverare le loro cognizioni, anche pratiche,
diventate forse nebulose se non de tutto dimenticate».
(Tinctoria, 11, 1962, a firma del direttore Alberto Airoldi).
«Anche in questo libro con caratteristiche di impostazione e di
trattazione della materia particolarmente idonee per gli studenti degli
istituti tecnici industriali, abbiamo trovato argomenti così
linearmente esposti, da considerarlo utile anche nella pratica professionale.
La prima parte del volume è prettamente introduttiva e tratta
dei passaggi di stato fisico, della densità, dei miscugli eterogenei,
ecc. Si entra, poi, in elementi di chimica vera e propria ove troviamo
sviluppati, in modo veramente encomiabile, i capitoli dell'ossidazione-riduzione.
Attraverso una breve parentesi della stechiometria, si passa alla parte
inorganica ove gli elementi vengono trattati non solo dal punto di vista
fisico e chimico ma anche, per molti di essi, si fanno cenni di natura
pratica che, a nostro giudizio, sono indispensabili per “fissare”
e bloccare l’attenzione dello studente fino a portarlo nelle condizioni
di vedere questo nostro campo apparentemente arido e freddo, come qualcosa
di vivo e, sotto certi aspetti, pieno di fantasia. Consigliamo la consultazione
del libro per quel carattere pratico, decisamente immediato, tale da
renderlo utile anche a chi ormai da anni… o da decenni abbia lasciato
i banchi della scuola».
(Ingegneria Chimica, 4, 1962).
«Gian Giacomo Guilizzoni - Chimica per gli istituti tecnici industriali,
Bologna: R. Patron, 1965, vol I, L. 3900; vol. II, L. 1900.
(Chemisches Zentralblatt (8, 1966).
«Mi sono trovata ottimamente con il suo volume di chimica generale
che mi ha veramente soddisfatta».
(prof. Bice Caccini, ITIS di Domodossola, 1967).
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