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ANALISI CHIMICA QUANTITATIVA per gli Istituti Tecnici Industriali III edizione, 1969 |
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Recensioni
«Con questo testo, dedicato agli Istituti tecnici industriali, l'A. reca un contributo significativo all'insegnamento della chimica analitica ed al modo di porre in pratica quanto appreso nelle esercitazioni di laboratorio. Anzitutto presenta gli strumenti, dalle bilance analitiche tradizionali agli strumenti per le misure volumetriche. Svolge poi l'analisi gravimetrica e volumetrica (permanganometria, iodometria, titanometria, argentometria, complessometria). Introduce quindi la fotocolorimetria, gli strumenti necessari e i metodi di impiego. Spiega pure la fluorimetria, la fotometria di fiamma, la turbidimetria e la nefelometria. In appendice tratta l'analisi completa di un prodotto commerciale. Seguono 11 tabelle di dati utili». ( La Chimica e l'Industria, 3, 1966). «Questo volume, dedicato agli studenti degli Istituti Industriali ma che può essere consultato proficuamente da ogni tecnico, porta un notevole contributo all'insegnamento della chimica analitica e della relativa pratica di laboratorio. L'opera si distingue per l'estrema chiarezza, concisione, completezza, frutto di perfetta padronanza della materia e della approfondita conoscenza della mentalità dei giovani studenti. Perfettamente aggiornata, riporta le nozioni fondamentali sui più moderni metodi di analisi, con dovizioso corredo di schemi e illustrazioni. L'opera affronta con ampio respiro il tema degli strumenti di misura e la misura della concentrazione di una soluzione. Un notevole numero di pagine è dedicato all'analisi gravimetrica e volumetrica (permanganometria, iodometria, ecc.). Una precisa rassegna dei moderni metodi fotometrici compare nella seconda parte del volume, chiuso da una utile appendice e numerose tabelle. Siamo certi che al volume arriderà un meritato successo, perchè oltre un valido mezzo didattico è un prezioso strumento di lavoro». ( Ingegneria Chimica , 2, 1966).
«Il dr. Cosimo Napoli del CNEN, nel presentare la nuova fatica del prof. Guilizzoni nota che si tratta di un'opera chiara, concisa, adeguata alla preparazione e alla mentalità dei giovani studenti ai quali essa è dedicata, e aggiornata nei nuovi particolari sulle tecniche tradizionali. Aggiunge che, certamente, l'utilità di questo libro non si esaurisce nella scuola, ma che esso può essere di valido aiuto anche ai tecnici. Condividiamo pienamente l'opinione del dr. Napoli e, appunto per il secondo motivo che egli ha segnalato, riteniamo far cosa utile presentando l'opera anche ai nostri lettori. I tecnici troveranno qui, oltre a metodi di analisi recenti, molte determinazioni che interessano anche l'industria tintoria. Alludiamo, per esempio, la determinazione dei percomposti, a quello dell'attivina, degli idrosolfiti e dei solfossilati, di esteri e alcoli, dell'acquametria con l'impiego del reattivo di Karl Fischer, alla determinazione di fenoli e ammine. Particolarmente interessante è la trattazione della complessometria, con i vari tipi di titolazione, diretta, per ritorno e per sostituzione. Tra le determinazioni chelometriche utili nel nostro campo ricordiamo: calcio, magnesio, zinco, solfati. La IV parte del libro è dedicata alla analisi fotocolorimetriche, spettrofotometriche e fluorimetriche». ( Tinctoria , 11, 1963, a firma del direttore Alberto Airoldi).
«Gian Giacomo Guilizzoni. Analisi chimica quantitativa per gli Istituti Tecnici Industriali. Gravimetria, volumetria, complessometria, fotometria. Bergamo: S Marco, 1963, (331 S.), L. 2500». ( Chemischen Zentralblatt , 12, 1964).
«Ritengo tale testo molto utile per l'insegnamento dell'analisi chimica e sono sicuro troverà favorevole accoglienza presso i colleghi. Di particolare interesse è il capitolo dedicato all'analisi complessometrica perché molto aggiornato e chiaro». (prof. Mario Fresco , ITIS di La Spezia, 1967).
«Ho letto con molto interesse la parte dedicata alle analisi complessometriche e fotometriche; gli argomenti sono trattati molto bene, in modo completo, chiaro nell'esposizione. Interessanti le fotografie degli strumenti che, per l'alto costo, i ragazzi dei nostri Istituti non potranno vedere neppure in futuro; se non altro, le foto danno loro la possibilità di farsi un idea e non guardare gli strumenti come bestie rare quando li dovranno usare nell'industria. (prof. Silvia Berizzi , ITIS "Paleocapa" di Bergamo, 1963)
«Abbiamo acquistato una copia del suo volume di Analisi chimica quantitativa che abbiamo trovato particolarmente interessante e che dovrebbe essere ampiamente divulgato in maniera che la chimica venisse insegnata in tutti gli Istituti Tecnici Industriali come lo è all' Istituto Cobianchi. Sappiamo per pratica che in molti Istituti viene insegnata in maniera molto superficiale e le apparecchiature sono pochissime e ormai superate. [ ... ] Non mancheremo di suggerire il suo trattato in ogni occasione». (Evans Electroselenium
Ltd, Milano, 1963).
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